L'AIE (Associazione Italiana Editori) ha divulgato, durante la fiera di Francoforte, i dati statistici sulla situazione dell'editoria italiana.
I dati si riferiscono ovviamente all'anno che precede il rapporto, ovvero il 2008.
Qualche numero: vendita libri e lettori di libri
L'editoria genera un mercato di circa 3,5 miliardi di euro. Nel 2008 sono stati pubblicati 59.000 titoli (2.000 in meno rispetto all'anno precedente. Il 62% sono novità) per 235 milioni di copie (-12%). Il calo brusco delle copie è probabilmente dovuto anche all'abbassamento della tiratura media che passa da 4.910 a 3.980 copie.
Le vendite di libri nel settore ragazzi (0-14 anni) sono aumentate del 9,1% rispetto all'1,1% del mercato per adulti.
Gli italiani che leggono almeno un libro l'anno sono 24 milioni (+0,9%). Quelli che ne leggono uno al mese 3,2 milioni.
Librerie
Nonostante ciò che si dice e si sente dire spesso il canale distributivo legato alle librerie tiene il mercato. Ciò è dovuto anche al profondo innovamento del settore. Il calo è stato quindi soltanto dello 0,6%. Dovremmo comunque vedere lo stato di salute delle librerie indipendenti. Quelle, secondo me, stanno rischiando grosso.
Le vendite online invece sono cresciute del 26,8%
Case Editrici
Le case editrici in italia sono 2.600 e danno occupazione a 38.000 persone. Nel 2009 ne sono nate ulteriori 223.
La sintesi del rapporto lo trovate nel seguente.
Altrimenti potete acquistare il rapporto completo cartaceo per un'analisi più approfondita.
venerdì 12 marzo 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
2600 case editrici e non riesco a trovare uno straccio di editore disposto a pubblicare i miei capolavori?
Allora faccio proprio schifo come scrittore...
Seriamente, penso che il mercato editoriale sia falsato dalla incredibile quantità di pubblicazioni poi comprate in blocco da enti locali (tipo: il libro di uno scrittore di civita a mare viene comprato in 50 copie dal comune di civita a mare e distribuito alle scuole e biblioteche di civita a mare...)
Infatti le statistiche vanno prese con le molle. Tirature pompate, print on demand, case editrici a pagamento. I numeri sono altri.
Preferirei leggere un'analisi qualitativa, non quantitativa.
Posta un commento