giovedì 6 novembre 2008

L'ora in cui mi sveglio

Racconto scritto per il concorso "Italians, italiani nel mondo" indetto da Beppe Severgnini e il Corriere della Sera.
Il racconto è stato pubblicato a questo indirizzo:
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/italians_10anni/11/ora-cui-mi-sveglio_5522.shtml

Il file lo potete scaricare al seguente link
L'ora in cui mi sveglio



L'ora in cui mi sveglio è solitamente la mia preferita.
Apro gli occhi, guardo la sveglia digitale sul comodino e mi accorgo che sono di nuovo le undici. Sospiro contento di non essere rientrato nella statistica di quelli che muoiono nel sonno senza motivo (non che ci sia un motivo valido per morire nel sonno, né per morire in generale). Mio padre ha lasciato del caffè in cucina. E' freddo e decido di scaldarlo. Il caffè per essere buono deve essere bollente, devo soffrire nel berlo. Voglio soffrire nel berlo. Una persona che si sveglia alle undici di mattina merita di soffrire in qualche modo.
Il telefono non squilla quindi niente lavoro. Accendo il PC. Nessuna email importante, soltanto un paio di tizi che vogliono allungare il mio pene e una banca che si ostina a chiedere i miei dati personali per motivi di sicurezza. Ad avercelo un conto in banca.
Ho del tempo da ammazzare prima del pranzo. Sento già un pungente odore di fritto. E' fastidioso a quest'ora. Mi sono appena alzato, diamine!
Mi viene in mente che ho trascurato la mia ricerca. Vado su Google e cerco la parola “Molise”. Guardo la lista dei risultati sconcertato. Sono migliaia, c'è anche una mappa. Eppure sono convinto che il Molise non esista, se lo sono inventati quelli del governo, le organizzazioni segrete, il Vaticano e a quanto pare anche Google c'è dentro. Avete mai conosciuto qualcuno del Molise? Io no, mai. Il Molise dunque non esiste.
Torno a sedere sulla sedia girevole e mi stiracchio. Decido di vedere una puntata di 24.
Quello che segue avviene tra le undici e le dodici. Una serie di esplosioni. Jack Bauer cattura un terrorista. Vuole sapere come disattivare la bomba atomica. Non glielo dice mica: è uno di quei fondamentalisti addestrati a morire. Il countdown termina. Kiefer Sutherland lo guarda sbigottito e gli chiede dov'è esplosa la bomba. Il terrorista risponde “Nel Molise”. Mio padre chiama: è mezzogiorno ed è ora di pranzo. Vado a tavola stremato. E' stata un'ora molto intensa.


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