E' un racconto breve che ho scritto qualche mese fa per un concorso a tema (il buio appunto), qui metafora del male di vivere.
Potrebbe sembrare poco originale, ma credo che un po' lo sia.
Ogni volta che rileggo qualcosa trovo difetti, per questo motivo in questo blog pubblico poche cose. Stavolta lo do in pasto ai lettori così come l'ho lasciato dall'ultima revisione.
Anche questo racconto, come in molti altri che scrivo, hanno una base realistica e un fondo di magia. La prima definizione che mi viene in mente è realismo magico.
Il buio dentro
giovedì 26 novembre 2009
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2 commenti:
C'é un refuso e alcune (mie) perplessità sulla disposizione della punteggiatura. Per il resto é ok.
La narrazione é molto poetica ed essenziale nella scelta di pochi istanti significativi lungo gli anni dello svolgimento. Immagino che la brevità (come pure per "Connessione perduta" che ho letto l'altro giorno) sia dovuta a limiti di parole imposte dal concorso, vero?
E' malinconico, e trasmette un senso di ineluttabilità.
Nel complesso lo trovo scritto molto bene. E sai che a me piacciono molto i racconti ;)
Sì, c'erano dei limiti di battute. Mandami le tue perplessità in email, se ti va. Accetto consigli ovviamente.
Grazie per averlo letto. :)
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