martedì 23 marzo 2010

L'ebbrezza del tocco

Sempre più spesso sento dire che non vale la pena andare in libreria. In libreria si trovano soltanto romanzi pompati dal marketing e dalle Grandi Case Editrici.
Poi leggo che non vale la pena neanche andare in biblioteca. Non so perché si dica questa cosa. I sistemi bibliotecari sono ancora indipendenti e sta nel buon senso di chi li gestisce scegliere quali pubblicazioni comprare e quali invece lasciare sul banco di presentazione. Inoltre sono accessibili a tutti gratuitamente.
Leggo inoltre che la diffusione di Ebook è aumentata, che è possibile leggere un libro comodamente da schermo e che questi libri sono scaricabili aumma aumma. Eh, sì, gli Ebook presenti sui sistemi di file sharing sono tanti e non si può impedirne la diffusione.
Infine c'è chi spende centinaia di euro per un lettore di Ebook. Il perché si rendano necessari questi lettori non lo capisco. Non conosco approfonditamente le loro caratteristiche tecniche, so a malapena che la lettura è più facile e meno stancante. Mai quanto la carta però.
Il possessore di questi Ebook quindi ammortizzerà i costi (esosi) scaricando i libri gratis, la maggior parte delle volte, o a prezzo inferiore in minor misura.

Quali libri potete trovare nei sistemi di file sharing?
I libri che ho trovato su emule si dividono in tre categorie:
1- I Classici. Sono disponibili praticamente tutti. Classici moderni e meno moderni. Da Calvino a Manzoni, da Cervantes a Rosamunde Pilcher.
2- I best seller. Se un libro vende milioni di copie è facile che a qualcuno di questi lettori venga voglia di scannerizzarlo e distribuirlo gratuitamente.
3- Libri meno conosciuti di autori contemporanei. Secondo me qui c'è di mezzo l'invidia. Se ti sta sul cavolo uno scrittore puoi sfogarti in due modi: o scrivendo feedback negativi su IBS oppure digitalizzando il suo libro e metterlo su Emule. Non mi spiego altrimenti tanto impegno.

Io sono per il libro di carta. La carta: antica invenzione cinese prodotta da un eunuco (così sembra, e questa potrebbe essere la dimostrazione che le pulsioni sessuali inibiscono l'inventiva) che ancora oggi è alla base della diffusione della conoscenza. Se questo eunuco avesse brevettato la carta oggi i suoi discendenti vivrebbero di rendita. Ah, no, era un eunuco quindi probabilmente non aveva eredi.
Anni di digitalizzazione non hanno ancora tolto il piacere del tocco e del rito che accompagna l'acquisto di un libro. Decidere di trascorrere mezz'ora (a volte anche due o tre) in una libreria, sedersi su un divano per sfogliare il libro, leggerne la quarta di copertina senza che l'antivirus richieda aggiornamenti o senza nessuna scritta che ti avvisa che le batterie stanno per finire.
Prendere quel libro che fino a cinque minuti prima non conoscevi e decidere di comprarlo. Adottare un libro come se fosse un randagio abbandonato. A questo punto l'empatia spalanca di fronte a te la porta dell'emozione. La sospensione dell'incredulità è già iniziata.

2 commenti:

Ariano Geta ha detto...

E'il motivo per cui resto appassionato al tradizionale libro su carta...
E' una cosa atavica. In fondo quando ero bambino io i computer dentro casa o i lettori tipo il kindle sembravano fantascienza.

Mirco ha detto...

Infatti. Credo che adesso si stia preparando il terreno per la prossima generazione.