venerdì 14 gennaio 2011

Contatti case editrici, consigli, ecc.

Ho un po' trascurato la sezione esordienti di questo blog. Non l'ho fatto apposta, questo è dovuto a un cambio di prospettive che in questi mesi mi ha portato a pensare che è meglio imparare a scrivere senza pensare troppo a un'eventuale pubblicazione. Sono convinto però che molti dei lurker siano interessati a questo, quindi ho rispolverato la sezione dedicata ai contatti con le case editrici e l'ho aggiornata.
Navigando nei siti delle case editrici, soprattutto medio-piccole, ho notato una certa chiusura verso gli esordienti: in molti casi non accettano più manoscritti non richiesti in quanto hanno il catalogo pieno fino al 3.000 ecc. ecc. Al contrario le Grandi Case Editrici sembrano più disposte al rischio, a parte la Feltrinelli le altre accettano caramelle e manoscritti dagli sconosciuti. Le ragioni di questo possono essere tante: leggere manoscritti è un lavoro e le piccole case editrici non hanno abbastanza personale, le grandi (forse) sì. Ma anche su questo ci sarebbe da discutere perché anche alcune case editrici storiche e importanti sono rimaste con pochi impiegati, tutti gli altri hanno contratti a partita IVA. Ma è così un po' dappertutto ormai.
Il punto è: se le piccole case editrici si chiudono agli esordienti, quei poverini (non mi ci metto) a chi devono rivolgersi per esordire? Dal sogno di poter esordire in una grande casa editrice come la Mondadori o la Rizzoli si è passati a sognarne una più piccola ma sempre seria: faccio il nome della Minimum Fax tra le altro perché produce un'ottima narrativa. Adesso neanche la Minimum Fax è più aperta agli esordienti, quindi si deve scegliere una via ancora più lunga: cercare una micro(quasi inesistente) casa editrice, ovviamente non a pagamento e che curi l'editing, che permetta una piccola, risibile, fugace visibilità presso una casa editrice più grande. Non è facile lo stesso. Vi posso dare un consiglio però: leggete sempre i curriculum degli scrittori che sono arrivati a pubblicare. Prendete nota delle case editrici (anche minuscole) in cui hanno scritto perché quelle potrebbero avere agganci importanti e queste micro case editrici potrebbero essere quindi il serbatoio in cui altri attingono importanti talent scout.
Detto questo, nella sezione dedicata ai contatti delle case editrici ho aggiunto appunto la Minimum Fax.

2 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Sì, in effetti la cosa brutta è che ormai sembra proprio che l'unico per modo per pubblicare sia farlo a proprie spese, magari pagando un buon editor per rivedere il testo e utilizzando il print on demand con isbn compreso per entrare nel giro dei rivenditori online, senza contare la necessità di farsi auto-promozione in tutti i modi possibile (altre spese).
Comunque sia, viste le cifre assurde sparate dagli EAP e il loro aiuto nullo, forse tutta la sequela sopracitata rimane la più consigliata e la più economica per chi, a ogni costo, vuole pubblicare il proprio libro.

Mirco ha detto...

NO!!! :D
Pubblicare a pagamento non è l'ultima soluzione, non è soluzione e basta!