martedì 10 febbraio 2009

Racconti di provincia: presentazione del libro.

Sono uno di quelli che aspetta tante telefonate importanti ma gli unici a chiamarlo sono i call center delle compagnie telefoniche. Quindi quando mi hanno chiamato per dirmi che il mio racconto era tra i vincitori di "Racconti di provincia" non ci ho creduto. Durante i i giorni seguenti mi sono arrivate delle email di conferma, una raccomandata (che il postino non ha voluto consegnarmi a casa), e l'invito ufficiale in cui vi era scritta la lista dei giurati, tra cui Michele Mirabella.
Ho cominciato a sospettare che fosse una cosa seria.

Fortunatamente è stato così. Il concorso è stato indetto dalla Provincia di Roma ed era quindi tutto molto formale. C'era il presidente della provincia Zingaretti, c'era l'assessore alla cultura, gli scrittori che hanno preso parte alla giuria (Maria Rosa Cutrufelli, Giulio Leoni e Chiara Valerio) e il moderatore dell'evento Michele Mirabella.
Quando l'ho visto mi sono sollevato: ero quasi certo che da qualche parte sbucasse fuori Giorgio Mastrota per vendermi una batteria di pentole. Sapete, di questi tempi non bisogna fidarsi di nessuno, neanche delle istituzioni.

Mirabella ha iniziato parlando di cos'è il racconto, della sua importanza e del fatto che, purtroppo, nessuno li pubblica. Ovviamente ero d'accordo su tutto. In un certo senso invidio gli americani, con le loro riviste culturali, i giornali che pubblicano racconti, le case editrici coraggiose. In Italia se non hai fatto il Drive In non ti pubblicano e a me l'imitazione di Suordaliso viene male.
Tra un intervento e l'altro ci sono state delle letture da parte di due bravi e giovani attori: Francesca Russo e Fabio Morici.
Il primo racconto recitato, La Vigna, è stato scritto da Mariacristina Faraglia ed è di una bellezza abissale. Credo
che questo nome circolerà presto nei grandi circuiti dell'editoria. Anzi, lo spero per lei e per l'editoria.


Il quinto ed ultimo racconto letto (dei quindici selezionati) è stato "L'antro del fauno", il mio. In questo caso sono saliti sul podio entrambi gli attori per interpretarne i personaggi: il fauno e Lavinia.
Devo dire un
a cosa che purtroppo non ho avuto modo di dire lì: il racconto è molto "classico" e ha il sapore della favola antica. E' molto aggettivato, ma è volutamente così, perché ho voluto scrivere una favola che sapesse di tempi andati. Io non scrivo in questo modo, anzi, cerco in ogni racconto di cambiare stile (chi ha letto i pochi racconti che ho messo online forse lo ha notato).

Comunque è stata un'esperienza molto interessante. Sentire il proprio racconto
letto da due attori è imbarazzante quasi quanto scoprirsi in mutande al centro di Piazza del Popolo.
Il libro, edito in collaborazione con la Robin Edizione, non è in commercio (alm
eno le copie che ho io), ma verrà distribuito gratuitamente a Roma e provincia, soprattutto nelle biblioteche dove verrà presentato e dove si svolgeranno altre letture.




Nessun commento: