venerdì 29 gennaio 2010

Addio a JD Salinger

E' morto all'età di 91 anni JD Salinger, il celebre autore di The Catcher in the rye tradotto in italiano da Adriana Motti con il titolo Il giovane Holden.
Di Salinger si sa veramente poco. E' stato uno scrittore solitario, per decenni si è sempre rifiutato di apparire in pubblico e ha vissuto in uno stato di quasi completa solitudine a Cornish, un paese del New Hampshire. Il suo ultimo racconto è stato pubblicato nel 1965 sul New Yorker. La leggenda narra di una cassaforte piena di inediti che forse, grazie a suo figlio, adesso potranno vedere la luce.
Il giovane Holden è il libro che più di altri lo ha reso noto al mondo e ancora oggi, nei soli Stati Uniti, vende circa 250.000 copie.



La traduzione italiana, come ho già detto, è stata curata da Adriana Motta. In un'intervista Adriana Motta ha confessato di aver tradotto Il giovane Holden senza prenderlo troppo sul serio e forse è stato questo il motivo dell'efficacia con cui ha riportato in italiano lo slang del protagonista.

Il titolo originale è The catcher in the rye, un gioco di parole difficile da tradurre nella nostra lingua. The catcher si traduce come acchiappatore o ricevitore se si vuole utilizzare un termine mutuato dal baseball. Rye significa segale e il rye whisky è un distillato molto popolare. Quindi, prendendo alla lettera i termini, la traduzione avrebbe dovuto essere Il ricevitore nella segale oppure un Il ricevitore nella grappa, come era stato ipotizzato in una nota alla prima edizione. Tradotto in questo modo però si sarebbero perse molte sfumature:

"Ad ogni modo, mi immagino sempre tutti questi ragazzi che fanno una partita in quell'immenso campo di segale eccetera eccetera. Migliaia di ragazzini, e intorno non c'è nessun altro, nessun grande, voglio dire, soltanto io. E io sto in piedi sull'orlo di un dirupo pazzesco. E non devo fare altro che prendere al volo tutti quelli che stanno per cadere nel dirupo, voglio dire, se corrono senza guardare dove vanno, io devo saltar fuori da qualche posto e acchiapparli. Non dovrei fare altro tutto il giorno. Sarei soltanto l'acchiappatore nella segale e via dicendo. So che è una pazzia, ma è l'unica cosa che mi piacerebbe veramente fare. Lo so che è una pazzia."


Ammetto di non aver mai avuto empatia per il Holden Caufield (di Salinger ho sempre preferito Franny and Zooey) e non sono mai riuscito ad affezionarmi al libro. D'altra parte non mi sono mai affezionato a nessun romanzo di formazione, a partire dal giovane Werther fino ad arrivare all'Alex D. di Enrico Brizzi nel suo Jack Frusciante è uscito dal gruppo.

Una curiosità. Sembra che Salinger abbia ispirato il personaggio William Forrester nel film Scoprendo Forrester. Nel film lo scrittore è interpretato da Sean Connery.

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