mercoledì 14 luglio 2010

I libri non si vendono neanche se fossero gratis

Ormai mi sto facendo l'idea che i libri non li vuole più nessuno, neanche a basso costo, neanche con il 50% di sconto, l'80% addirittura.
Ma neanche gratis.

A Roma sta per chiudere la libreria Remainders in cui era possibile trovare libri rari a prezzi stracciati. Nei mercatini le bancarelle dei libri sono praticamente sparite. Anche in quei mercatini (chissà per quale motivo) era ed è possibile trovare libri a basso costo: addirittura usciti pochi mesi prima a tre o cinque euro.
Allo stesso tempo aumentano i kebabbari (al posto di Remainders ci sarà appunto un ristorante a base di kebab). Aumentano inoltre i rivenditori di inutili cianfrusaglie e chincaglierie e sempre nei mercatini ogni tre bancarelle potete trovare quei (mi spiace dirlo) venditori peruviani di dischi kitsch formati da famose canzoni suonate con il flauto (compreso the sound of silence che ho cominciato a odiare). Quasi peggio della finte statue di legno africane.

Perché succede questo? Nessuno legge libri neanche se costano poco? Qualcuno sta cercando di affossare questo mercato di libri usati o vecchi perché appunto per certi versi questo non è un vero mercato? Le persone preferiscono comprare libri di moda appena usciti che costano parecchio (anche sopra i venti euro) piuttosto che un classico a due euro?

13 commenti:

Glauco Silvestri ha detto...

Forse perché il governo sta lavorando a una legge che impedisce sconti sul prezzo di copertina superiori al 15% ??

Ariano Geta ha detto...

Ma no, sta bene anche che si leggano i classici. Purchè vengano comprati quelli editi dalle case editrici istituzionali e venduti presso negozi delle loro catene di vendita...

Mirco ha detto...

Se quella legge colpisce anche i remainders e non soltanto le ultime uscite allora la questione è grave davvero.
Per adesso a rimetterci senza ombra di dubbio sono le librerie indipendenti.

Magenta ha detto...

A parte il lato economico;

spesso mi capita di cercare libri fuori stampa da anni, e vedo che anche la situazione delle'usato peggiora sempre più. Non si trova quasi più niente di interessante :(

Mirco ha detto...

Anche quel mercato sta scomparendo.

Simone ha detto...

No, la gente i libri non li vuole nemmeno se sei tu a pagare loro! Almeno non vuole i miei. ^^

Sul governo italiano bisogna dire però che ha anche spinto tantissimo su ebook e libri digitali nelle scuole. Se è vero quello che ho sentito dire tra un po' avremo milioni di testi classici in italiano su google, ma non so bene come stanno le cose perché non ne parla nessuno... chissà perché?

Come sempre tocca aspettare e sperare...

Simone

Mirco ha detto...

Ha spinto sugli ebook in che senso? I classici fuori copyright possono essere copiati senza problema senza dover fare leggi particolari.

Simone ha detto...

E' stato fatto un accordo con google per digitalizzare la biblioteca nazionale italiana. Non è stato dato il permesso di "copiare" i libri, che come dici tu non è necessario, ma l'incarico di farlo per milioni di titoli. Almeno questo avevo sentito, poi non ho più saputo come è andata a finire perché non è apparsa più alcuna notizia.

Simone

Simone ha detto...

Invece per legge adesso tutti i libri di testo (non so se solo del liceo o anche universitari) devono avere una versione digitale. Però ho l'impressione che gli editori abbiano aggirato questo obbligo inserendo dei contenuti online aggiuntive e non l'intero testo. Anche qui non so nulla perché nessuno ne parla.

Simone

Mirco ha detto...

Di google books ho sentito parlare su Punto Informatico. Il progetto è buono, infatti ha avuto problemi legali. L'ultima parola anche in questo caso mi sa che l'avranno gli editori.
http://punto-informatico.it/2877004/PI/News/google-edizione-illimitata.aspx

Simone ha detto...

Ora mi leggo il link, grazie!

Simone

Anonimo ha detto...

@Gloutchov:

La legge che impedisce sconti superiori al 15% non si applicherebbe ai libri fuori catalogo e - di conseguenza - alle librerie tipo Remainders. In effetti una legge di questo tipo esiste già, ma è largamente aggirata da grandi catene o ipermercati tramite promozioni dirette degli editori o legate a tessere.
Il progetto di digitalizzazione dei patrimoni bibliotecari italiani (e non solo) era già partito qualche anno fa sotto l'egida della Comunità Europea, per poi insabbiarsi misteriosamente.
L'e-book invece potrebbe dare alle case editrici la possibilità di non mandare mai un libro fuori catalogo, evitando di ristamparlo e lasciandone disponibile (a caro prezzo) una versione digitale, un po' come ora già accade per alcuni volumi print-on-demand, venduti a peso d'oro (anzi forse l'ora costerebbe meno...)

Mirco ha detto...

anche il famoso 3x2 di Bol quindi potrebbe essere un escamotage. A quello che dici tu, anonimo, gli ebook sarà la rovina dei mercatini remainders.