mercoledì 13 ottobre 2010

Il cucciolo

Mi capita spesso di chiamare l'autrice di Harry Potter M.K. Rawlings e non J.K Rowling. Questo è dovuto proprio al libro in oggetto: Il cucciolo, un caposaldo della letteratura per ragazzi e vincitore del premio Pulitzer nel 1939. Questo libro ha avuto una fortunata trasposizione cinematografica con Gregory Peck protagonista e una versione animata giapponese andata in onda anche qui in Italia negli anni ottanta.

Il cucciolo lo lessi a scuola al posto dei Promessi Sposi. E devo dire che è una lettura migliore per un ragazzo di dodici anni.
E' la storia dell'amicizia di un bambino con un cerbiatto, Flag; la storia di una famiglia di pionieri  magistralmente dipinta da M.K. Rawlings, immersa in una realtà contadina che sembra ormai troppo lontana, selvaggia, allo stesso tempo fonte di vita e di morte. Diventa il romanzo di formazione di un ragazzo che instaura un rapporto di amicizia con un cerbiatto: l'unica ancora che lo lega alla vita infantile del gioco e non a quella adulta del lavoro dei campi. E' anche un romanzo familiare, con una madre provata dalla vita, senza particolare empatia verso suo figlio, e un padre duro con cui Jodie viene a scontrarsi spesso.
I temi che questo romanzo affronta, dal rapporto con la natura, l'amicizia, la famiglia, gli scontri generazionali,  fanno di questo libro un utile strumento didattico nonché allo stesso tempo una lettura piacevole e immersiva come non sempre capita con i romanzi moderni.
Non appena terminerò una nuova lettura farò un recensione. Nel frattempo vi linko qualcosa.

http://www.libridaleggere.it/classici-stranieri/il-cucciolo-di-marjorie-kinnan-rawlings/

2 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Lo diedero anche a me come lettura alle medie, facendocelo iniziare ma senza farcelo poi finire... Per i soliti problemi di rispetto delle tempistiche del "programma", non ci venne più richiesto di leggere i capitoli e farne un riassunto, così la lettura si fermò a metà, e penso sia rimasta tale per tutti i miei compagni di classe. Io invece, già all'epoca portato per la lettura (anche se prediligevo più i fumetti) dopo qualche mese chiesi se lo potevo riavere per finire di leggerlo, mi venne concesso e così lo finii (per fortuna perchè lo meritava).
Ho visto anche il film con Gregory Peck, ma mi è piaciuto di più il libro.
Ti ho detto spesso che non impazzisco per la letteratura "per ragazzi", ma per questo romanzo faccio eccezione.

Mirco ha detto...

Classico esempio di romanzo "per ragazzi" che forse per ragazzi non è. Da rileggere con attenzione anche in età adulta.