domenica 23 maggio 2010

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Avete capito di cosa parla il subject? Se non è chiaro ve lo spiego. Si tratta di un'iniziativa della AIE (Associazione Italiana Editori), Se mi vuoi bene il 23 maggio regalami un libro, nata per promuovere la vendita lettura di libri incentivandone l'acquisto.
Quello che penso io di questo tipo di iniziative l'ho già accennato tempo fa in occasione dell'iniziativa Leggere, leggere, leggere (con la differenza che quella iniziativa era nata da un bibliofilo senza alcun interesse) e non ho cambiato idea.
La lettura non va incentiva in questo modo, soprattutto non a suon di imperativi. Il piacere di leggere va innanzitutto promosso nelle scuole perché i bambini devono avere l'opportunità di familiarizzare con il libro. Infatti i bambini che hanno una biblioteca domestica, quindi hanno genitori lettori, leggono di più. Poi andrebbero riorganizzate le biblioteche scolastiche, purtroppo poco presenti. Poi andrebbero incentivate le biblioteche comunali che hanno sempre meno fondi da parte delle istituzioni. Infine i libri costano sempre di più e questo purtroppo scoraggia sia i lettori occasionali sia quelli abituali.
Questo tipo di celebrazione, quindi, mi lascia davvero perplesso e mi fa riflettere sul perché si spendano tante energie e risorse che forse andrebbero veicolate meglio.

Quindi, se mi volete bene, ma soprattutto se volete bene ai libri che leggete potete:
se siete un comune lettore:
utilizzare il vostro blog, un forum a cui siete iscritti o il profilo Facebook per parlare di un libro (se già non lo fate), oppure regalare una tessera bibliotecaria.
Se siete una casa editrice:
praticare degli sconti o regalare libri, anche se la AIE dice che regalare un libro significa svalutarlo.
Se siete una libreria:
praticare sconti, promuovere letture, incontri con scrittori, regalare libri (vedi punto precedente).
Se siete scrittori:
scrivere bene e amare i vostri lettori.

2 commenti:

Ariano Geta ha detto...

E' vero. Il principio in se stesso è buono (come, ad esempio, non c'è niente di male in San Valentino o nella festa della mamma) però poi finisce per diventare una gigantesca forma di marketing...

Mirco ha detto...

Mah, rimango perplesso. Comunque qualche libreria gli sconti li faceva e ne ho approfittato (ho voluto bene a me stesso in questo caso).