martedì 28 dicembre 2010

On writing

La verità è che non riesco a considerare On writing un vero manuale di scrittura soprattutto dopo aver letto altri manuali molto più pratici e forse più noiosi. Probabilmente non lo è davvero e il titolo è fuorviante.
La prima parte di questo libro è una lunga autobiografia di Stephen King. In questa prima metà il Re racconta alcuni avvenimenti della propria vita, come ad esempio il drammatico incidente che per poco non lo mandava nell'aldilà.
La seconda parte è dedicata alla scrittura, ma sono piuttosto consigli. Tutti consigli utili ovviamente, che se detti da un maestro della narrativa (di genere) moderna non possono essere ignorati.
Sthephen King ci invita per prima cosa a tagliare almeno il 10% della prima stesura di un romanzo: di solito, afferma, gli scrittori tendono a infarcirlo con cose inutili. Insiste molto in un uso molto parsimonioso di avverbi e aggettivi. Come dargli torto? Questa è una delle ingenuità in cui un esordiente incappa quasi sempre. In ogni modo questo è un consiglio, non una regola, sia ben chiaro.
La parte più interessante invece, per cui vale la pena leggere questo libro, è quella in cui Stephen King racconta del suo esordio: i tanti rifiuti ricevuti che appendeva alla parete non come una punizione, ma come incentivo per continuare a scrivere e insistere.
On writing è un libro che va letto per conoscere meglio King e per avere qualche pratico consiglio di scrittura. E i consigli sono sempre ben accetti. Anzi, accettati.

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