mercoledì 15 dicembre 2010

Sistemare i libri in casa

Un tempo, tra le tante cose inutili che facevo, c'era la conta dei libri. Ogni tanto con la scusa di spolverare la libreria contavo quanti libri possedevo, quanta differenza c'era tra me e la maggioranza di quelli che non leggono neanche un libro l'anno, e se ne leggono uno forse non è neanche definibile "libro".
Quella libreria ormai è stracolma e tra l'altro rischia anche di cedere dato che è di bassa qualità: due tubolari di ferro rosso che si tengono a malapena con qualche vitarella e qualche scaffale truciolare. A quella ne ho aggiunta una seconda che poi non è neanche una libreria ma un portavasi da esterno in ferro battuto, e grazie alla solidità di questo ferro ho potuto mettere i libri in doppia fila. Ah, la doppia fila: la odio, ma è necessaria.
La terza libreria proviene dall'ikea: cinque scaffali ormai quasi pieni che contengono soltanto libri per l'infanzia. Appunto, veniamo al nocciolo della questione: come avete sistemato i vostri libri?
Ci sono molte possibilità. Per genere: facile ricordarsi di quale genere appartiene un libro, un po' meno classificare i romanzi moderni in un qualche genere specifico. Una seconda possibilità: autore. Sistemare sugli scaffali i libri in base al nome degli autori, in ordine alfabetico. Terza possibilità, casa editrice: tutti i Mondadori da una parte, gli Einaudi in un'altra, Minimum Fax a sinistra, Giunti di là, ecc. Forse non è il migliore dei metodi, questo, però l'effetto visivo di avere tutti i libri della stessa casa editrice insieme è notevole, e a volte anche utile.
Infine c'è il metodo usato dalle biblioteche: il metodo Dewey, forse non necessario se non si hanno molte migliaia di libri. Per quello se ne riparlerà fra qualche anno.
Personalmente ho adottato un metodo misto, per questo alcuni libri sono spariti: volevo rileggere Zanna Bianca e non lo trovo più. Forse ha trovato una squarcio nel continuum spazio-temporale ed è scappato.
Li tengo in questa maniera per vari motivi. Il primo è che mi piace avere libri dello stesso genere insieme. Quindi ho una libreria soltanto per la letteratura per l'infanzia (che non è neanche un genere in fin dei conti). All'interno di questa libreria ho disposto i libri in base alla copertina. Ammetto di essere affascinato dalle copertine dei libri per ragazzi: tutte belle,colorate, luccicose e a volte in 3D. Le migliori quindi le ho messe tutte insieme. C'è lo scaffale dei libri vecchi ed economici: una versione de Il cucciolo usata a scuola e che tengo soltanto come ricordo, libri trovati sulle bancarelle a tre euro, edizioni super-economiche ma con una buona introduzione. Infine c'è lo scaffale delle biografie e dei saggi sulla letteratura per l'infanzia.
 In un'altra libreria ho due scaffali con altri saggi di ogni tipo, messi a caso. Per il resto dei libri ho adottato il metodo "per casa editrice". Stiamo parlando, tra gli altri, anche di centinaia di libricini Newton & Compton (1.000 lire, Mammut ecc.) che non ho il coraggio di toccare neanche con lo spolverino. Poi volete mettere quant'è fico avere tutti quei dorsi uguali vicino?
In un angolo ho libri di poesie e saggi sul paranormale, molti dei quali riguardano il "paranormale scettico", quasi tutti dell'Avverbi Edizioni.
Infine c'è lo scaffale dei libri comprati e ancora non letti. Quindi se qualcuno mi chiede: li hai letti tutti?, sono costretto a rispondere: "non ancora".

3 commenti:

Magenta ha detto...

Lo so che per editore sono più belli, ma è un metodo che detesto! Meglio per autore. E' bello in un colpo d'occhio vederli tutti vicini (compresi i saggi critici su quell'autore).
Poi mi dà molta soddisfazione vedere tutti insieme i saggi (oppure tutte le biografie, ecc).
Ultimamente sono molto fiera del "ripiano Harry Potter", che comprende i 7 romanzi e una decina di saggi (e un piccolo calderone in rame regalatomi da altri fan di HP).

La doppia fila è odiosa, ma necessaria :( l'alternativa è comprare (o farsi fare su misura) ripiani di poca profondità, ma
poi ci vuole una casa enorme...

Ariano Geta ha detto...

Io in genere per autore, e secondariamente per argomento, ma senza che divenga un dogma. Può capitare che anche libri dello stesso autore rimangano separati perché abbiano tematiche diverse (tipo: uno é una raccolta di poesie l'altro é un testo teatrale, allora magari stanno in due scaffali diversi).
P.S.: dopo il caos in corso a casa mia, prevedo che il prossimo criterio di suddivisione sarà: dove casca casca :-(

Mirco ha detto...

Bello lo scaffale HP :)
Ariano, ho letto sul tuo blog. Approfittane per sistemarli una volta per tutte in base a un criterio.