mercoledì 2 febbraio 2011

Eventuali e varie

Ho finalmente raccolto in una apposita pagina le filastrocche che sto scrivendo per questo blog. Non è prevista nessuna pubblicazione e neanche nessun tentativo in tal senso, quindi per adesso le potrete leggere proprio in questa pagina raggiungibile anche cliccando la scritta "per bambini" alla vostra destra.

E in questa stessa pagina trovate il link al racconto Il castello che non c'è più, con l'augurio che faccio a me stesso di scriverne altri e postarli, perché in fondo scriverli è divertente anche se a leggerli sono in due o tre. Parenti esclusi.
A proposito di lettori, mi ero dimenticato di ringraziare Ariano Geta che oltre a leggere quello che scrivo pur non amando questo tipo di letteratura, mi ha premiato con il Sunshine Award, una sorta di riconoscimento che i blogger fanno ad altri blogger. Non continuo la catena perché non ho 15 blog preferiti, forse tre o quattro, ma questo non toglie che nella sua descrizione Ariano ha colto lo spirito della Fenice di carta: "...che ha un blog dedicato a questioni letterarie e, in particolare, ci rammenta sempre quanto sia importante saper scrivere e raccontare storie per i bambini."
Proprio così, Ariano. Scrivere per bambini è una cosa che pensano di poter fare tutti, un po' come costruire un sito web (faccio entrambe le cose, non mi faccio mancare niente), ma in realtà pochi hanno le capacità per farlo. Non mi ci metto io, non sono così presuntuoso. Tant'è che la mia fenice di carta (il nuovo titolo non l'ho deciso) per adesso non volerà da nessuna parte e dopo la nuova riscrittura, che mi è valsa almeno un piccolo interesse da parte di una casa editrice non l'ho spedita a nessuno; le file alle Poste Italiane sono sempre più lunghe, il costo della spedizione è sempre più elevato, e in fondo non è per questo che si scrive: si scrive per imparare a scrivere. E io qualcosa credo di aver imparato, questa presunzione invece ce l'ho e me la tengo finché non avrò ulteriormente migliorato il mio stile. O peggiorato: perché la scrittura è come un fascio muscolare, se lo trascuri diventa flaccido e cadente.
Torno a fare un po' di flessioni e vi rimando al prossimo post.

2 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Per carità, riconoscimento che mi è parso giusto proprio per l'impegno e la specificità di interessi di questo blog. Come hai rammentato, non sono un amante della letteratura per ragazzi, però cerco di valutare obiettivamente ogni forma di scrittura, e poi magari posso avere sorprese positive (tipo "La storia infinita" che tu mi avevi più volte consigliato). Inoltre, come sai, ho una bimba piccola che sta iniziando ora a leggere, adora i cartoni animati e la fantasia (come tutti i bambini) e magari questo è un ulteriore stimolo a interessarmi del tuo blog. E poi ho iniziato a conoscere il tuo blog leggendo i tuoi racconti per adulti (non nel senso di vietati ai minori, eh!) e li ho trovati interessanti. Penso che potresti ritentare anche in questo settore, magari al di fuori del blog.

Mirco ha detto...

Ho scritto il post e non ho messo online la pagina...adesso dovreste vederla.

Ariano sto appunto tentando di farmi venire idee per racconti "adulti" dato che probabilmente ci sono più possibilità in quel settore. Le storielle e le filastrocche per bambini le riservo per il blog per adesso.
:)