Più libri, più liberi. Piccoli editori, grandi idee.
Recensire una fiera non è facile soprattutto perché non l'ho vissuta come avrebbe dovuto essere vissuta. Andarci un solo giorno per quattro ore non è sufficiente. Basta appena per spulciare le bancarelle.
In ogni modo mi è sembrata una fiera molto ricca. C'erano tante case editrici e soprattutto tanti sconti di cui approfittare. Qualcuno faceva soltanto il 10% , molti il 20%, altri anche di più. In ogni modo il prezzo del biglietto può essere facilmente ammortizzato.
Anche sul prezzo di ingresso c'erano molte agevolazioni: per gli operatori professionali l'ingresso era gratuito (bibliotecari, editori, librai, scrittori, ecc...); c'erano sconti per chi arrivava in autobus (era presente anche una navetta gratuita comunque). Ingresso gratuito anche per bambini, anziani e studenti (ma solo il venerdì). Gli altri hanno pagato soltanto sei euro, però ne è valsa la pena.
Molto variegate le specie di editori che si trovano all'interno: dagli intellettuali in giacca e cravatta a quelli che vendono libri come se fosse pesce, incartandolo in fogli di giornale (due punti edizioni). Molti di essi sono perlopiù sconosciuti al grande pubblico. Poco presenti gli editori per l'infanzia.
Più libri, più liberi è una fiera da coltivare e frequentare. Una delle poche buone cose che la città di Roma è riuscita a portare avanti in questi ultimi anni.
mercoledì 10 dicembre 2008
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2 commenti:
Ma è stata pubblicizzata pochissimo. Io non ne avevo sentito parlare per niente!
In effetti lo sapevo soltanto perché c'ero andato... credo cinque anni fa. Sembra che diano per scontato che si sappia.
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