lunedì 21 settembre 2009

Steve Vander Ark e il Lexicon in Italia

Sono mesi che mi chiedo cosa passi nella testa di J.K. Rowling. Quando Steve Vander Ark ha annunciato che avrebbe pubblicato (su carta) un'enciclopedia su Harry Potter, la Row (affettuoso diminutivo... affettuoso?) sembra essere andata su tutte le furie, e grazie tante.

Avade Kedavre sparse, Sectum Sempra e Bombarda Maxima non hanno intimorito Steve il quale, dopo mesi di attesa giudiziaria, sembra averla spuntata. Il Lexicon sta per uscire in molte nazioni tra cui l'Italia. L'enciclopedia ufficiale invece sembra ancora in fase di stesura e non si sa quando vedrà la luce degli scaffali.

Adesso mi chiedo chi sia questo Steve Vander Ark di cui sento parlare da mesi. Quindi, ormai saturo di curiosità, ecco che vado su Google image e cerco il suo nome. Guardo la foto e... non mi sorprendo.

Steve Vander Ark ha la tipica conformazione facciale del nerd. Se Lombroso avesse scritto il suo trattato ora piuttosto che distinguere tramite la calotta cranica i malfattori dalle brave persone, avrebbe sicuramente tenuto conto di una categoria che non ha nulla a che vedere con la criminalità (quanto piuttosto con la sociologia e psicologia clinica): il nerd.
Guardo ancora la foto e vedo tutti gli stereotipi che da trent'anni a questa parte alimentano il mito del secchione sfigato.
Innanzitutto gli occhiali che per associazione immediata si abbinano a un'intensa attività culturale. La riga in mezzo, dritta come una via nel deserto, da cui partono due file di capelli lisci come spaghetti e, a quanto vedo, anche lievemente brizzolati. Zigomi alti, labbra sporgenti e screpolate, poco curate, ma questo poco importa: chi cura le proprie labbra se poi l'unica cosa che bacia sono i poster di Halle Berry in versione catwoman appesi al muro?
Postura goffa e ingobbita. Camicie comprate dalla mamma al mercato e pantaloni di velluto.
Steve Vander Ark rappresenta quanto di più nerd possa esserci in questo periodo di totale asservimento all'industria della cultura popolare.
Nonostante la sua (credo amata) Joanne abbia cercato in tutti i modi di stroncargli la carriera, non ha rinunciato e ha deciso di combattere il suo mito. L'uomo che crea un mito e poi lo combatte. Vecchia storia.
Alla fine però ce l'ha fatta. Non so se la sua ostinazione sia frutto di un ottimo fiuto affaristico o è stata alimentata dall'amore verso Harry Potter, fatto sta che il Lexicon uscirà in tutto il mondo e in Italia (questa è la notizia che volevo dare con questo post) uscirà a novembre per la Piemme.
Probabilmente lo comprerò. Le pubblicazioni su Harry Potter abbondano, sono decine, ma a mio parere soltanto alcune hanno il merito di portare qualcosa di utile e nuovo. Marina Lenti (giornalista e saggista) ha pubblicato un Ebook con una sterminata lista di queste pubblicazioni.
Vi indico le mie preferite:

L'incantesimo Harry Potter, di Marina Lenti. Ed. Delos Books. Guida critica ai libri e ai film di Harry Potter. E' un libro curato e esaustivo.

Luchetti babbani e medaglioni magici, di Ilaria Katerinov. Ed. Camelopardus. L'autrice affronta il problema della traduzione e dell'adattamento della saga di Harry Potter

I magici mondi di Harry Potter, di David Colbert, ed. Fanucci. Curiosità sul mondo del maghetto.

Inoltre consiglio ai fan di Harry Potter di iscriversi alla newsletter di Marina Lenti da cui traggo queste informazioni. In fondo sono un nerd anch'io.

http://www.marinalenti.com/

8 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Secondo me questo é un "nerd" come Bill Gates... magari essere un "nerd" così in gamba da farsi pubblicare in tutto il mondo sfruttando il successo di altri.
Io sono sempre stato un "nerd" poco opportunista, e vista l'età non credo di poter cambiare :(

Mirco ha detto...

Un nerd imborghesito :D

Marina ha detto...

Ciao,
volevo ringraziarti per la segnalazione del mio sito e delle mie pubblicazioni :)

Vander Ark in effetti po' nerd lo è ;) però con la Rowling si è preso una bella scottata... :-S Questa versione del Lexicon è frutto di accordi con il team legale della scrittrice, che si riserva l'approvazione preliminare anche delle traduzioni, figurati un po'...O_O

Mirco ha detto...

Ciao Marina! Non pensavo arrivassi qui. Volevo approfittare per chiederti se hai in mente una versione definitiva del tuo libro una volta terminati i film.

Per quanto riguada il Lexicon non sapevo che dovesse avere l'approvazione della Row. A questo punto non immagino proprio come sarà :-/

Anonimo ha detto...

Mirco,
tu sottovaluti la potenza di Google ;)

Per quanto riguarda L'Incantesimo Harry Potter, è troppo presto per fare una valutazione su un'eventuale ristampa aggiornata. Da qui al luglio 2011 ce ne passa ;)... Ma ti ringrazio ancora per l'interessamento ;)

Per quanto riguarda invece il Lexicon, la faccenda sta in questi termini: Vander Ark non era tenuto a sottoporre all'approvazione il nuovo testo. Tuttavia, probabilmente per evitare di incorrere in nuove contestazioni, ha preferito farlo, e la cosa ricade, con effetto domino, anche sulle varie traduzioni nei vari Paesi.

Quindi la versione che leggerete, che è pur sempre un malloppozzo di oltre 400 pagine, rispetto alla prima è alleggerita di molto materiale esplicativo: ad es le bio dei personaggi sono state accorciate per evitare di 'rubare' info sulla trama dei romanzi ed è stato tolto quasi tutto il materiale preso dai libriccini sulli Animali fantastici e il Quidditch, porzione che del resto il giudice aveva trovato violare ampiamente il diritto d'autore.

Vander Ark, dal canto suo, ha cercato di ampliare allora le info extra, quelle 'ermeneutiche' per così dire, anche se in alcuni casi nell'edizione italiana si sono resi necessari tagli, come ad esempio certe spiegazioni su derivazioni latine di termini che, per la loro vicinanza con l'Italiano, per noi sarebbero state tutt'altro che note esplicative, bensì ridicole ovvietà

Mirco ha detto...

Google è anche molto veloce a indicizzare a quanto pare :D

Volevo chiederti in cosa è consistita la tua collaborazione con la Piemme.

La Rowling, a mio parere, sbaglia. La sua enciclopedia non dovrebbe basarsi soltanto sulle cose che già si sanno, ma su quelle che soltanto lei può sapere. Potrebbe parlarci dei malandrini, dello scontro tra silente e Grindelwald. Tante cose che soltanto lei conosce. Fossi in lei fare uno spin off per ognuno di questi argomenti.

Per tutte le altre informazioni basta wikipedia :-/

Marina ha detto...

Ops, mi accorgo di aver scordato il nome nel post precedente, cmq s'era capito che sono sempre io :)

Per il Lexicon, in pratica, il mio compito è stato quello di risolvere i dubbi intepretativi e di sistemazione organica delle voci che sorgevano in capo alle traduttrici. Il che ricomprende tutta una serie di casistiche che non è facile elencare, ma spero che la 'macrodefinizione' sia cmq chiara.

L'enciclopedia della Rowling sarà nel senso che tu auspichi: non solo la catalogzione, ma anche l'aggiunta di materiale inedito rimasto per ora nel segreto del suo cassetto ;)

Quanto a Wikipedia, io non la amo granché: è un'arma a doppio taglio, con voci molto professionali e monnezza pura affiancate. Ma in ogni caso, rispetto al Lexicon, è meno completa, e non indica i capitoli
in cui trovi le varie voci. Ah, a proposito, anche il Lexicon originale ne riporta un bel po' sbagliati, mentre la traduzione italiana le riporta tutte corrette. Ecco per esempio, tornando al discorso precedente, quando le traduttrici (pur bravissime e molto sveglie) non trovavano la citazione corrispondente, trovarla era uno dei compiti che spettava a me.

Mirco ha detto...

sarà senz'altro un ottimo lavoro allora :)