venerdì 1 gennaio 2010

Buoni propositi per l'anno nuovo.

Buon anno a tutti, chiunque voi siate. Debuttanti delle lettere, scrittori in incognito, giornalisti, collezionisti di blogger sfigati, amici, detrattori, de trattori ( il mio futuro è l'agricoltura), visitatori casuali, la DIGOS, il Vaticano, il ministero degli interni e tutti quelli che dietro degli IP anonimi (a volte no, dato che nei casi su citati si può sapere a quale rete appartengono), vengono più  o meno regolarmente a visitare questo blog.
Gli ingressi, nonostante mi ostini a parlare di quella cosa obsoleta e deforestante che sono i libri, sono aumentati e questo mi dà un po' di soddisfazione.
Non pensavo che tenere un blog fosse così impegnativo. Ammetto che scriverlo ha sottratto molto tempo alla scrittura creativa, quindi non aspettatevi nessun ebook a breve. Non ne ho.
Quindi il mio buon proposito per il 2010 è questo: scrivere di più. I progetti non mi mancano, ma all'idea di ricominciare daccapo un romanzo mi viene la pelle a buccia d'arancia. Ve la ricordate Adelaide? Ve ne ho parlato in un post eoni fa. Arenata. Povera ragazzina. Vabbè che deve morire al primo capitolo, però non farla nascere per niente... che tristezza! Così come è triste la combriccola pop-fantasy che deve andare alla ricerca del feroce Saladino. E quell'altro tizio che si innamora di un cartellone pubblicitario e vede i manichini metafisici di De Chirico svolazzare in casa.
Non so davvero da cosa cominciare. Devo prendere uno di questi tre progetti e mettermelo in testa come un cappello fin quando non dico "fine" alla storia.
Cocciuti bisogna essere. Pervicacia autoindotta.
L'unico a gioire un po', almeno per adesso, è Massimiliano. La sua fenice volerà fra qualche giorno sul tavolo di una casa editrice e speriamo bene che l'anno nuovo ci porti tutti a Eliopoli a bordo di un tappeto volante. Vedremo.
Poi ci sono i racconti nerd di cui vi parlerò in un post. Chi vuole leggerli? Qualcuno che vuole i miei racconti al posto del solito cilicio?
Anche quelli erano promessi a una casa editrice, stavolta piccola e discreta, ma non li ho mai finiti. Ne ho soltanto due e con 30.000 battute di questi tempi non ci si fa niente.

Un po' meno buon anno a quelli che si approfittano degli esordienti e dicono che tentare di pubblicare gratuitamente è inutile perché bisogna essere raccomandati, che tanto poi anche i grandi nomi in qualche modo pagano e che è tutto un magna magna. Ecco, a quei tipi forse gli auguri non glieli faccio proprio perché sono convinto che una possibilità la si dà a tutti, che il talento è purtroppo per pochi e che, ammetto, ci vuole anche fortuna. E quella non si paga, si aiuta.

Buon anno quindi. Buon anno a tutti quelli che stanno male se non leggono, se non scrivono, soprattutto quelli che si sentono male se non vanno in bagno.
Mi sento simpatico oggi. Sarà l'anno nuovo, sarà che questo post chissà da quanto tempo l'ho scritto e messo in "pubblicazione" per il primo gennaio 2010. Nel frattempo potrei essere stato rapito dagli alieni, potrei aver pubblicato un best seller, potrei aver deciso di chiudere il blog.

4 commenti:

Ariano Geta ha detto...

I racconti "nerd" mi interessano...

Mirco ha detto...

allora se vuoi te li mando. Sono soltanto due per adesso.

Ariano Geta ha detto...

Si, manda pure. Provo a leggerli durante la pausa pranzo al lavoro.
P.S.: hanno una connotazione ironica immagino...

Mirco ha detto...

No, devo dire che non sono ironici. Anzi, sono fin troppo seri. Comunque te li mando senza anticiparti niente, poi se vuoi ti spiego :)