venerdì 11 dicembre 2009

Più libri, più liberi e meno Ebook

Resoconto di Più libri più liberi, ottava edizione.

La fiera

Entrando non ho provato l'emozione della prima volta. Le case editrici erano quasi tutte le stesse dell'anno scorso e in molti casi occupavano lo stesso posto all'interno della fiera. Tanti piccoli editori, qualche editore medio (immagino che la Newton Compton ad esempio non possa essere considerata piccola), tantissimi microeditori ed editori specializzati in saggistica (arte, storia, culinaria, arte culinaria, storia dell'arte, culinaria e arte e tutte le possibili combinazioni, compresa storia dell'arte culinaria e culinaria nella storia dell'arte).
Dopo aver piacevolmente parlato con l'amico Sergio, mi sono fiondato a cercare qualche bel libro. Alla fine ne ho presi 4 e tutti molto economici, tra cui un'interessante libro-intervista a Paul Auster edito dalla casa editrice Casagrande e Ritorna, dottor Caligari di Donald Barthelme, di cui ho già recensito un'altra raccolta di racconti. Il libro di Barthelme è edito dalla Minimum Fax.
Poi ho seguito parte della presentazione di Mia sorella è una foca monaca. Ho apprezzato l'umorismo di Christian Frascella e credo che apprezzerò anche il suo romanzo d'esordio.

Ebook
Infine, avendo ancora tempo a disposizione, sono andato a curiosare nel piano sotterraneo dove erano allestite postazioni multimediali per ascoltare audiolibri, un maxischermo che proiettava una versione in formato "Second Life" di Un canto di Natale (tra l'altro la grafica di Second Life la preferisco all'ultimo film di Zemeckis), e una serie di punti di informazioni in cui era possibile provare lettori Ebook.
E questa per me è stata la prima volta.
Chiedendo informazioni a una annoiata standista mi sono accorto che il livello delle domande a cui era sottoposta era davvero infimo: quanto durano le batterie? Dove le metto? Sì però ci posso telefonare e scrivere messaggini tipo: Ciao Stefi, tvumdb, ke fai dmn? Ke ks vuoi fr stase? Quindi ho cominciato a porre le mie: quali tipi di formati legge? Questi formati sono standardizzati, proprietari? Che tipo di tecnologia contiene questo marchingegno che volete vendermi a 300 euro? Posso almeno sperare di installarci un OCR in grado di leggere la mia calligrafia (lo fa il Nintendo Ds perché non un lettore Ebook con touch screen)? Che prospettive di investimenti ci sono per gli Ebook nel futuro? 
Dopo qualche minuto sono giunto alla conclusione che i lettori Ebook sono soltanto una moda e che almeno per adesso non servono a niente.
In Italia un mercato di Ebook non è ancora nato e francamente non so chi possa investire così tanti soldi come ha fatto Amazon per implementare su Kindle o qualche altro lettore migliaia di testi, classici e moderni, che sono la base da cui partire per avere un mercato.
Insomma, se spendo 200 o 300 euro per un lettore Ebook voglio essere sicuro che tutti i libri usciti devono essere disponibili in formato elettronico. Amazon ha investito milioni di dollari per farlo (con Kindle che tra l'altro ha un formato proprietario quindi ciò che leggete sul Kindle non potrà essere trasportato in altri lettori), ma lo ha fatto perché il mercato della letteratura anglofona è vasto e permette una rapida crescita dei profitti.
E in Italia? In Italia non si leggono neanche i libri di carta figuriamoci quelli elettronici. Il mercato è piccolo e non vale la pena investire tutti quei soldi: sarebbero a fondo perduto.
Ne riparliamo fra una decina di anni quindi. Nel frattempo guardo con sospetto questa moda degli Ebook. Sì, è una moda non tanto differente dai giocattoli che Steve Jobs e la sua Apple vende a caro prezzo e che poi tutto sommato non servono a niente. E' una moda come le Winx per le bambine, i Gormiti per i maschietti, Desperate Housewives per le donne adulte e un po' perplesse. E' tutto marketing, hype, non c'è niente che valga la pena comprare.
Marketing e consumismo. Amazon vi sta vendendo una bottiglia di aria di Posillipo ben confezionata.
Accattatevillo.

La vera rivoluzione.
Rendere disponibile gratuitamente in formato elettronico tutti i libri, tutti, e fare della versione cartacea un valore aggiunto. Questa sì che sarebbe una vera rivoluzione.

3 commenti:

Glauco Silvestri ha detto...

Non sono così estremista nei confronti degli ebook. Google sta proprio cercando di costruire una biblioteca mondiale, gratuita, dei testi ormai fuori catalogo (e sta pure cercando legami con alcuni tra i maggiori editori per aggiungere i libri ancora stampati). Google Books potrebbe proprio divenire ciò che auspichi... libro elettronico gratis per tutti, libro cartaceo a pagamento per tutti.

I lettori di ebook, oggi, sono oggetti inutili e hai ragione. Sono dimostratori tecnologici e poco più. Del resto, se non ci fosse chi compra questi oggetti, nessuna azienda si butterebbe nello sviluppo di lettori sempre migliori. E' stato così per ogni apparecchio esistente, dalla ruota all'iPhone.

Dici dieci anni? Oddio, ma lo sai che gli ebook esistono da quasi trent'anni e non hanno mai sfondato? Forse ci vorranno molto più di dieci anni. A meno che non accada una folgorazione globale... come quella che rivoluzionò la musica passando in pochi anni da cassette e vinile ai formati digitali (mp3 etc etc).

Non è solo fuffa ma, c'è pigrizia da parte degli editori. Loro preferiscono continuare così come stanno facendo. Sono dinosauri e non amano il cambiamento, temono l'estinzione... così come le Major musicali/cinematografiche fanno fatica ad accettare il mercato digitale e insistono su formati già obsoleti come CD/DVD e BLUray.

Ariano Geta ha detto...

Credo che anche il prezzo abbia la sua importanza. Come i cellulari: i primi costavano un milione di vecchie lire, e ovviamente li compravano solo i manager strapagati, in fondo a loro serviva per lavoro. Quando il costo di un cellulare é crollato al punto da poterli reperire spendendo anche soli 50 euro, hanno cominciato a comprarlo anche le persone comuni per fare pettegolezzi... (un po' esagerato, ok, era per rendere il concetto).
Se venisse fuori un lettore per e-book con accesso a tutti i libri, anche i più recenti, e costasse non più di 30 - 40 euro con la possibilità di ricevere i files di nuove pubblicazioni pagandole la metà del prezzo cartaceo (9 euro invece dei classici 18 - 20 euro del libro appena pubblicato), allora la cosa cambierebbe aspetto...

Mirco ha detto...

Metà prezzo secondo me è pure troppo.
Riguardo Google Books in effetti hai ragione Glauco. Però ho provato a cercare libri e quei pochi che ho trovato (a caso) non erano completi. Quindi cade l'opportunità di avere il contenuto gratuito e poi eventualmente una versione cartacea. Lo ha fatto Luther Blisset\Wu Ming e non credo che si farà ancora, non a quel livello di popolarità almeno.

Il modello di vendita di Ebook, così come è strutturato, praticamente annienta la filiera libraria creando problemi quindi a distributori e librerie. Il libro passerà dal produttore direttamente al consumatore. Secondo me le case editrici ci guadagneranno avendo più margini di profitto. Librai e distributori dovranno cambiare lavoro.