lunedì 20 dicembre 2010

Amazon.it, ultimo atto

Omicidio di un libro
Le informazioni vanno date tutte e bene, quindi vi dico come è finita la questione Amazon.it.
Breve riassunto delle puntate precedenti. Ordino due libri e questi arrivano completamente zuppi d'acqua. Apro una richiesta di restituzione, allego le foto e aspetto. Mi chiedono di spedire indietro i due libri, lo faccio, spendo un botto alle Poste Italiane (ne parlo dopo).
La pratica è stata inaspettatamente rapida. Il 16 dicembre arriva un'email in cui Amazon.it confermava la restituzione dei soldi, due giorni dopo è arrivato l'accredito sulla Postepay. Quindi sulla politica dei resi nulla da dire: i soldi ve li ridanno indietro e rimborsano anche le spese di spedizione. Certo, sarebbe stato più semplice se si fossero fidati delle foto e se avessero mandato il loro corriere (SDA) senza costringermi ad andare all'ufficio postale.
Parliamo quindi (sob) di soldi. Sono stati riaccreditati per intero i 24 euro dei due libri e sono stati aggiunti 5,40 euro per ogni libro come rimborso per le spese di spedizione.
Facciamo anche un bilancio.
Innanzitutto un consiglio: prima di andare alle Poste Italiane informatevi sulle varie possibilità che avete per spedire un qualunque pacco. A me hanno detto che era possibile soltanto il "pacco celere" (ah, quanti commenti ironici potrei farci!), in realtà c'erano possibilità meno costose che ovviamente l'impiegata si è guardata bene dall'elencarle. C'era il piego libri raccomandato (credo che costi sui 3 euro), c'era la spedizione raccomandata (7 euro). Invece mi hanno dato come unica possibilità il "Pacco Celere". E' come andare in un mobilificio per comprare un tavolino e tornare a casa con una cucina Berloni. Ho speso quindi 11 euro per l'invio dei due libri, appesantiti dall'umidità tra l'altro, e quasi tre euro per la scatola comprata nell'ufficio postale stesso.
Mi è andata bene? Forse, se non fosse che comunque ci ho rimesso poco più di due euro che corrisponde all'8,3% della spesa.

Concludendo. Ad altri miei amici è andata bene e non hanno avuto problemi con Amazon.it. Ritengo che la mia esperienza faccia parte di quella piccola percentuale di spedizioni andate a male. Il fatto è che Amazon.it è nuova e deve ambientarsi qui in Italia, mentre altri siti di commercio online come Bol.it e IBS hanno radici profonde e solide.

Concludendo, parte seconda. Il libro di Franzen che avevo ordinato (Le correzioni) in edizione rilegata è quasi introvabile, ma sono riuscito a ordinarlo su Bol.it. Ho effettuato l'ordine sabato sera (c'è chi esce e va in discoteca, chi naviga nei siti dedicati ai libri) approfittando di un doppio sconto che stava per scadere: il 3x2 classico e un ulteriore extrasconto di dieci euro. Quindi ho ordinato tre libri e ho risparmiato (?) 18 euro. Praticamente il libro di Franzen mi arriverà gratis. Se mi arriverà.
Concludendo, parte seconda, punto due. Appena ho effettuato l'ordine ha cominciato a piovere.

Concludendo, parte terza. Come consumatore sono convinto che le leggi che ci tutelano debbano migliorare. Come consumatore di libri rimango perplesso sugli sconti che questi siti stanno facendo. Un libro appena uscito non può avere uno sconto del 30% a meno che quello sia il reale prezzo di mercato. Mi auspico quindi una seria legge che regoli questi sconti, ma a patto che il prezzo dei libri cali.

6 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Come prima cosa mi fa piacere che il problema ti sia tato risolto in modo professionale (lasciamo stare le poste).
Riguardo il discorso dei consumatori in generale, sicuramente ci sono un mare di problemi per farsi riconoscere un cattivo servizio (tipo: linee telefoniche o internet, cose che si rompono subito, etc.)
A oggi, quasi tutto é nelle mani del rivenditore: se decide di venire incontro al consumatore, qualcosa si rimedia, se decide che la cosa non gli compete il consumatore spesso ha poche possibilità perché rivolgersi alla giustizia ordinaria può risultare persino più avvilente del danno ricevuto...

Magenta ha detto...

La pioggia non mi spaventa con BOL e IBS perché il loro corriere è Bartolini, che mi sembra più serio di SDA. Quelli di SDA devono avere un magazzino a cielo aperto, per averli ridotti così (aggiungo che la carta marrone che si vede nella foto, a sinistra del libro, era carta che stava nell'imballaggio, ed era una pappetta poltigliosa. Non stiamo parlando di umidità, ma di libri che sono stati INONDATI).

Una legge che regoli gli sconti è più che necessaria, così com'è ora è una truffa :(

Mirco ha detto...

@Ariano: è proprio questo il punto: farsi valere non è un diritto ma una concessione :-/

Magenta ha detto...

Aggiornamento:

Oggi è arrivato un pacco BOL con SDA. Abbiamo raccontato al corriere la vicenda dei libri bagnati, e ha risposto che hanno i depositi ALL'APERTO

non è assurdo?

Mirco ha detto...

Più che altro è ridicolo. Ho sempre detto che era meglio fare ordini col bel tempo. Pensavo di esagerare, invece avevo ragione :/

Magenta ha detto...

no, che cavolata, voglio poter fare gli ordini pure quando piove, quando mi pare