venerdì 10 dicembre 2010

Il costo di un libro

In attesa del Natale consumistico, le case editrici danno in pasto ai lettori i loro pezzi da novanta. Ecco quindi che esce proprio in questo periodo l'attesissimo nuovo romanzo di Umberto Eco, Il cimitero di praga, il nuovo romanzo di Niccolò Ammaniti, Io e te, e un altro romanzo dell'ex cabarettista e neo bestsellerista Giorgio Faletti: Appunti di un venditore di donne.
Il punto non è questo, è un altro. Mi chiedo quale possa essere il valore di mercato di questi libri. E' presto detto: il prezzo minore in commercio. Il libro di Eco è appena uscito ed è già disponibile con un cospicuo sconto del 25% su Bol.it (14,63 euro), del 30% su IBS (13,65 euro) e del 30% su Amazon.it. Il libro di Ammaniti (l'avete letto Io non ho paura? Spero di sì) è scontato del 25% su Bol.it (7,50 euro), del 30% su Amazon.it e altrettanto su IBS. Il prezzo di copertina in questo caso è un tondo 10 euro. Il libro di Faletti è scontato del 25% su Bol.it (15,00 euro) e del 30% su IBS (14,00 euro) e altrettanto su Amazon.it. C'è da dire che Amazon.it sta facendo supersconti perché ha appena aperto la baracca.
In Francia hanno esteso la legge che non permette lo sconto dei libri appena usciti agli Ebook. Una legge simile va a vantaggio delle librerie indipendenti che non sono in grado di reggere questa mole di sconti e permette quindi a queste piccole, piccolissime entità della filiera libraria di essere concorrenziali e mettere in commercio libri poco conosciuti. Bibliodiversità è un neologismo che vi consiglio di tenere sempre a mente.
In Italia invece il mercato è questo.
Da consumatore incallito di libri tiro un sospiro di sollievo e penso ai nuovi acquisti, come interprete fai da te dei processi economici e delle politiche dei prezzi mi chiedo quale sia il vero valore di mercato di quei libri: il prezzo di copertina o il prezzo scontato? Da essere umano invece auguro in largo anticipo un buon Natale ai tanti piccoli librai che non venderanno una sola copia di questi libri.

http://leggesulprezzodellibro.wordpress.com/

3 commenti:

Ariano Geta ha detto...

E' anche per questo - riallacciandomi al mio ultimo post - che penso che le librerie indipendenti dovrebbero puntare alla diversità rispetto ai grossi distributori, magari cercando di trasformarsi in caffé letterari e dando spazio all'editoria locale.

Mirco ha detto...

Alcune lo fanno, ho visto. Però sempre vampiri e thriller svedesi devono mettere in vetrina per tirare avanti.
Se fossero i lettori a non volere la bibliodiversità?

Magenta ha detto...

Lo sconto selvaggio va arginato, siamo a un punto insostenibile