martedì 29 settembre 2009

Loredana Lipperini querelata per una recensione


L'Italia a volte mi sembra una Terra di Mezzo dove al posto dei troll e dei Sauron di turno ci sono burattinai senza volto e i loro servili avvocati.
Quindi al posto di anelli dai poteri occulti ed estranianti sono sufficienti querele con strascichi giudiziari lunghi e costosi.
In Italia, il cui liberalismo tanto sbandierato non è ancora stato messo in atto, succede che una scrittrice e giornalista, Loredana Lipperini, sia stata querelata per aver...recensito un libro.


Il libro in questione ha come titolo Navi a perdere, è stato scritto da Carlo Lucarelli ed è edito da una piccola casa editrice indipendente: Verdenero.
Il libro affronta l'argomento scomodo dei traffici clandestini avvenuti via marittima. Le navi utilizzate, per motivi ancora del tutto oscuri, sono state affondate.
Se recensire è un reato domani andrò a costituirmi e ognuno di voi che ha a cuore un libro e vuole parlarne in un blog dovrebbe fare la stessa cosa.
Nel frattempo mi chiedo come farò a raggiungere il Monte Fato per buttarci dentro l'anello, questi burattinai e i loro lacchè.

Navi a perdere su IBS
Recensione di Loredana Lipperini
Casa editrice Verdenero

5 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Beh, però nella sua recensione dice alcune cose riguardo una nave della compagnia Messina, e l'armatore evidentemente ritiene che queste cose non siano vere.
Se qualcuno recensisse un mio libro dicendo: "fa schifo" sto zitto, ma se dice "l'autore ha commesso un grave reato" non é più recensione, é una cosa che se é vera amen, ma se é falsa si può considerare una calunnia.

Mirco ha detto...

a me sembra che riporti la trama del libro. E' come se io fossi accusato di oscenità per aver riportato la trama di un libro di De Sade

Glauco Silvestri ha detto...

Curioso! Non riesco ad entrare nel blog per leggere la recensione ^_^

Il problema è che la querela, ultimamente, è diventato uno strumento improprio. Se un editore querela una persona normale, questa non potrà che chinare il capo e obbedire a quanto viene chiesto, perché non può permettersi il costo di un dibattimento in tribunale.

Non dico che tale sistema di "difesa personale" non debba esistere ma, per lo meno, dovrebbe essere equilibrato tra le forze in gioco.

Ariano Geta ha detto...

Mi sa che il blog della Lipperini é stato reso inaccessibile in attesa di decidere se la sua recensione contenga commenti che possano essere ascritti come calunnia o ingiuria.
Il passaggio incriminato secondo me é quando fa riferimento alla nave Jolly Rosso dando in qualche modo per "certo" il suo utilizzo per trasporti di merci illegali. Ovviamente sarebbe interessante leggere proprio il libro e vedere cosa dice Lucarelli a proposito della Jolly Rosso, se magari ha fatto solo allusioni con esercizi di bravura verbale per evitare ogni forma di accusa "certa" evitando così il rischio-querela toccato alla Lipperini. Certo che se Lucarelli ha usato le stesse espressioni della Lipperini la querela semmai dovevano farla a lui (se reputano che le affermazioni riguardo la Jolly Rosso siano false). Ripeto, sarebbe interessante leggere le parole di Lucarelli sulla nave in questione e confrontarle con la recensione della Lipperini per vedere se forse lei non si é spinta un po' più in là rispetto al libro stesso...

Mirco ha detto...

Il blog adesso è accessibile, forse era un down momentaneo