venerdì 9 settembre 2011

Legge sugli sconti...ancora

Se ne parla molto in questi giorni, e io faccio lo stesso. La legge che regola gli sconti è finalmente attiva. Cosa cambia? Le case editrici e tutti i venditori (online e offline) non potranno effettuare sconti maggiori del 15%. Soltanto un mese l'anno, e non a dicembre, potranno esserci sconti maggiori.
I primi a parlare di questo provvedimento sono i tipi dei Mulini a Vento, un gruppo di piccole case editrici che si sono attivate per migliorare la legge e renderla più giusta. Nel seguente articolo Gaspare Bona spiega al lettore i motivi per cui non deve arrabbiarsi.
http://leggesulprezzodellibro.wordpress.com/2011/09/01/lettera-al-lettore-comprensibilmente-arrabbiato/
Gaspare Bona auspica un abbassamento del prezzo del libro. Sappiamo che ci sono casi in cui i prezzi vengono pompati prima di essere fortemente scontati. Quindi, secondo lui, noi consumatori e forti lettori non verremo penalizzati da questa legge perché il prezzo dei libri diminuirà.

Però...

Della legge parla anche BooksBlog.
http://www.booksblog.it/post/7953/sulla-legge-anti-amazon-una-legge-contro-i-lettori-o-a-favore-del-libro
Il blog tratta la legge in maniera obiettiva e pone l'accento su un problema reale, forse il vero motivo per cui le piccole case editrici e le piccole librerie hanno difficoltà: l'accentramento in mano a poche entità economiche di intere parti della filiera libraria. E' impossibile scardinare un sistema simile in un'economia liberale poco portata alla libera concorrenza come quella italiana.

...però, proprio riguardo questo aspetto, è interessante notare che il sito BOL (proprietà del gruppo Mondadori) ha reagito alla legge ponendo subito forti sconti sugli Oscar Mondadori e sugli Einaudi Stile Libero. Lo sconto è del 15% sugli Einaudi e ben del 25% sugli Oscar Mondadori.
Questo purtroppo mi porta a una considerazione che spero venga smentita con i fatti nei prossimi mesi: il prezzo dei libri non diminuirà e i piccoli librai non avranno reali vantaggi da questa legge perché, anche se lo sconto fosse soltanto del 10%, al consumatore converrà sempre ordinare online ciò che in un negozio comprerebbe a prezzo pieno, se trova immediatamente il libro, o che dovrebbe ordinare dato che difficilmente si trova tutto in una libreria. A meno che non compri il best seller di turno questa è la prassi.
Un lettore forte come me non compra quasi mai il best seller di turno. Le volte in cui ho cercato qualcosa di più particolare (tipo gli sconosciutissimi scrittori della Minimum Fax che fa parte del gruppo dei Mulini a Vento), sia che la libreria fosse indipendente sia che fosse una Mondadori ho dovuto sempre fare un ordine e aspettare lo stesso numero di giorni che impiegherebbe un qualsiasi corriere a portarmi il libro a casa.
Il prezzo non diminuirà e i piccoli librai se la prenderanno in saccoccia a meno che non cambieranno il loro core business (più remainders e, purtroppo, anche cartoleria). A me dispiace constatare che alla fine anche i librai appassionati siano costretti a vendere i pupazzetti di Hello Kitty, ma il mercato è questo ed è da quando è nato il commercio che ci si deve adattare. Non è il mercato ad adattarsi ai commercianti, è il contrario.

Della nuova legge parla anche Libriblog:
http://libriblog.com/non-solo-libri/fatta-la-legge-sul-libro-trovato-linganno/

Secondo questo blog alcuni siti di vendita stanno già attivando modalità alternative agli sconti. In rete si pensa inoltre che ad Amazon sarà sufficiente attivare un sito all'estero per vendere libri italiani con forti sconti ed eludere la legge. In pratica: ciò che potevamo comprare su Amazon.it scontato lo compreremo su Amazon.com. Vedremo cosa succederà. Io ho una buona scorta di libri: due scaffali pieni che saranno sufficienti per almeno un anno, quasi tutti comprati nei mercatini. Alcuni addirittura nuovi.


4 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Sarò monotono, ma io spero che questa legge serva a far diminuire il prezzo in partenza dei libri. Invece di prezzarlo 15 sapendo che poi dopo mezzo secondo verrà scontato del 25%, si può prezzare 12 e poi applicare lo sconto del 15% permesso dalla legge.

Simone ha detto...

Ma non ne avevamo già parlato?

Secondo me anche 20 euro per un best seller tutto sommato non è così tanto. Se poi vai sui classici o su cose più vecchie spesso i prezzi sono sensibilmente più bassi,

Insomma posso capire i rivenditori che si lamentano o gli editori o le librerie... ma tra il 15 o 25% di differenza per un lettore passano uno o due euro, non capisco davvero perché farla tanto lunga.

Poi aumentano le tasse universitarie, l'IVA, la benzina e la gente non si lamenta o comunque lo fa molto meno rispetto a questa storia degli sconti sui libri... che poi se ci pensi si parla di SCONTI per cui il prezzo in sé di copertina è sempre lo stesso. Basterebbe abbassare il prezzo vero e proprio, ma gli editori stanno un po' marciando su questa cosa come per far credere che la crisi dell'editoria non è loro per le cavolate fatte in 20 anni ma per una legge che esce adesso.

Simone

Simone ha detto...

Non è "colpa" loro, volevo dire verso la fine ^^.

Simone

Mirco ha detto...

In fondo è soltanto uno dei tanti aumenti. Bisognerebbe farsi sentire sempre.

Mi scuso per gli errori nel post, ho corretto ;)
Ultimamente non ho molto tempo, si vede...