Amore e ginnastica è un romanzo che Edmondo De Amicis scrisse nel 1892, sei anni dopo aver dato alle stampe quello che è definito da molti il suo capolavoro ed è sicuramente la sua opera più conosciuta: Cuore.
Eppure è un romanzo talmente diverso da Cuore che ti viene anche il dubbio: ma è proprio De Amicis? Lo stesso scrittore giustamente sbeffeggiato da Eco nel Diario Minimo, profondamente ancorato ai valori risorgimentali della patria, Dio e la famiglia? Lo scrittore che ha dato vita a un grande personaggio come Franti e poi l'ha lasciato morire di inedia? Uno scrittore assolutamente incapace, stando almeno alla lettura di Cuore, di un qualunque slancio ironico?
Proprio lui. Con la differenza che De Amicis in questo lungo racconto si prende meno sul serio e tira fuori tutta la sua carica ironica con continue allusioni alla sessualità repressa del protagonista, un ex seminarista che si atteggia più da prete che da impiegato laico, infatti viene chiamato molta malignità Don Celzani, e innumerevoli riferimenti alla carica erotica della bella maestrina di ginnastica, la signorina Pedani.
Tutto il racconto verte sulla contrapposizione di questi due personaggi: il mancato prete, timido, represso, un "uomo qualunque" che si innamora della affascinante e dinamica Maria Pedani, esuberante nel fisico (a differenza di Don Celzani) e nei modi; una donna intellettualmente pronta a cavalcare, promuovendo la cultura dell'esercizio fisico, i cambiamenti che stavano avvenendo in Italia e in Europa. Una donna moderna quindi, forte e libera, ma non per questo non una donna che si concede facilmente ma che assicura: "Chi mi sposerà ne farà molta di ginnastica!".
E' un amore che in qualche modo rappresenta due aspetti dell'Italia di quegli anni: da una parte ancorata ai vecchi valori, dall'altra profondamente dinamica e in continua evoluzione. La ginnastica e il dinamismo rappresentano i cambiamenti in atto nella Torino in cui è ambientato il racconto, un preludio all'esaltazione del gesto e del movimento, oserei dire.
Scoprirete come finirà leggendolo o almeno ascoltandolo nella bella e ironica interpretazione di Leopoldo Mastelloni per Radio 3. Di questa produzione radiofonica (completa) è assolutamente consigliabile l'introduzione e la postfazione.
Radio Rai. Il terzo anello
Il libro è inoltre scaricabile gratuitamente da Liber Liber:
http://www.liberliber.it/biblioteca/d/de_amicis/index.htm
Per chi invece vuole un'edizione cartacea consiglio quella di Einaudi (9,50 euro).
sabato 25 giugno 2011
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1 commento:
Interessante come segnalazione. Devo cercare se esiste un cartaceo online.
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